I Mercyful Fate inaugurano il metal-nordico , il filone più estremo, nelle forme e nei contenuti, più irriducibile e longevo, oggigiorno più numeroso, del metal tutto (formalmente il metal nordico oggi è o black/death o progressive: i Mercyful Fate facevano power). Venom e Mercyful Fate portano allo stato patologico (o folklorico) il satanismo dei Black Sabbath. Venom e Mercyful Fate non sono nichilisti: tutt'altro, sono ossessivamente credenti, solo dalla parte sbagliata. O meglio: per nascondere il classico "vuoto esistenziale" si costruiscono fantasmatici e fantasmagorici nemici-amici di cartapesta con i quali poi potersi auto-suggestionare; per poter così, in definitiva, prendersela con qualcuno che, se pur sfuggente, se pur invisibile, rimane comunque meno inintelligibile della società o del cosmo. Venom e Mercyful Fate usano il doom e il vocabolario dei Black Sabbath (Satana, male, sesso sadomaso, streghe) ma li trasportano con la potenza dei Motorhead.