“Buttai giù le compresse con un sorso di caffè. Regolai l'inclinazione del monitor in modo che la luminosità non mi infastidisse troppo. E iniziai a scrivere”. Uno psichiatra. Le sue fobie. I suoi pazienti. E un farmaco, il Nicovid, che genera un'inquietante schiavitù chimica. Sono questi i punti chiave del nuovo libro di Miky Marrocco, musicista già attivo nella scena indipendente italiana con il progetto Controluce, arrivato oggi al suo terzo libro. “Nicovid. Piccoli momenti di buio” è un raccolta di ventisette brevi racconti nei quali uno psichiatra in crisi esistenziale, dipendente da un misterioso farmaco usato solitamente come cura, diventa il demiurgo di un mondo allucinatorio nel quale le nevrosi dei suoi pazienti si mischiano alle proprie fobie. Quello che ne nasce è un mosaico di storie popolate da personaggi, forse reali o forse creazioni della mente dello psichiatra, che vivono alla deriva in una realtà senza speranza e senza dio, dove ogni cosa appare tanto possibile quanto improbabile. Sullo sfondo l'asfalto della provincia brianzola, i suoi locali, le serate fra drink e immagini da incubo, nelle quali ogni dettaglio sembra implodere dentro i frame narrativi tratteggiati da Miky Marrocco. Nato come una catarsi e diventato a seguito di alcune riscritture una specie di romanzo-non-romanzo dall'indole sperimentale, “Nicovid. Piccoli momenti di buio” è il ritratto raggelante di un presente dove la nevrosi è d'ordinanza e la follia un tratto comune. Uno spaccato metropolitano che nella sua frammentazione in brevi racconti tutti collegati fra loro dallo stesso mood e dalla presenza ricorrente di alcune figure diviene una versione contemporanea e psicotica dei “Racconti dell'Ohio” di Sherwood Anderson, nella quale le percezioni angoscianti di David Lynch incrociano l'implacabile non-detto di Raymond Carver. Partendo da queste influenze Miky Marrocco imbastisce una narrazione che procede per istantanee fulminanti e visionarie, spesso inacidite da un'ironia cinica e senza sconti, unica arma da contrapporre racconto dopo racconto ad un mondo dai tratti infernali in cui anche “La cura” (si veda il racconto conclusivo) è un qualcosa di ben lontano da qualsiasi possibilità di salvezza. http://mikymarrocco.tumblr.com http://www.facebook.com/mikymarrocco