A tre anni di distanza dal precedente “Memories for the unseen” ecco tornare i Mimes of Wine di Laura Loriga con un album nuovo di zecca, “La Maison Verte”, uscita 21 Ottobre ma che grazie alla collaborazione di Adam Moseley (produttore e sound engeneer dell’album precedente dei Mimes e che tra gli altri ha lavorato con personaggi del calibro di John Cale, Nick Zinner, Beck, The Cure, Scott Walker) è stato già pubblicato negli Stati Uniti dalla sua Accidental Muzik rec lo scorso giugno, riscuotendo consensi da parte dei media e del pubblico davvero calorosi avendo Laura Loriga tenuto la scorsa primavera una serie di concerti tra Los Angeles e New York.
In una dimensione musicale eterea, sognante ma ricca di momenti accesi, le voci calde ed emozionanti di Laura e del suo pianoforte sono sempre in primo piano, forti e fragili al contempo ma pienamente incastonati in una suggestione che definire semplicemente ”folk” potrebbe essere forse riduttivo, abbracciando contemporaneamente elementi di classicità e modernità che mantengono costantemente elevato un’attitudine musicale solenne, austera, quasi sacra.
Teatrale e cinematografica come lo erano i Devics di Dustin O’Halloran e Sara Lov, conturbante come le migliori Cat Power e Lisa Germano, inclassificabile come i Dead Can Dance, intensa nella voce come Joni Mitchell di ”Ladies of the canyon”, ma assolutamente personale nell’espressione del suo bagaglio musicale.