TORETAM TOR, un portale per accedere a universi paralleli, la porta verso nuovi o forse antichi orizzonti. Un antico simulacro come simbolo della porta (tor in lingua tedesca) dalla quale si può uscire dalla realtà tridimensionale.
Una sorta di elogio di tecnologie e saperi obsoleti, rigenerati e riconvertiti per lo sviluppo di una nuova prossima via verso la spiritualità di tutti i tempi.
L'umanità si riappropria delle sue conoscenze e delle sue coscienze originarie, cadute da tempo in un oblio quasi totale.
In realtà Toretam, che anticamente fu la tomba di un importante discendente di Gengis Kahn, è il nome del luogo fisicamente più vicino al cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, la base di lancio più antica e utilizzata al mondo, costruita nel 1955 ma successivamente chiamato con il nome di un'altra città molto più lontana di Toretam; per motivi di sicurezza, solo per fuorviare il nemico ai tempi della guerra fredda.
Mirco Magnani e Andrea De Witt, amici e collaboratori dai tempi del secondo album della Technophonic Chamber Orchestra "Nemoretum Sonata" (Suite inc. - 2004) e fino a "Madame E." di Mirco Magnani + Ernesto Tomasini (Undogmatisch - 2017) si sono ritrovati a collaborare a questo album con lo stesso approccio entusiasta e appassionato dimostrato in passato.