La cantautrice di Pescara torna, a tre anni dal suo ultimo singolo, con un brano puramente rock, diretto e crudo che racconta, senza filtri né fronzoli, di un amplesso di quelli che tutti vorremmo e dovremmo vivere almeno una volta nella vita.
E non è un caso che questo brano, scritto da Miriam Ricordi e arrangiato con la supervisione artistica di Andrea Rodini, sia stato registrato interamente in presa diretta, presso le Cantine di Badia (Poggibonsi). Con lei, la band che da sempre la segue in concerto composta da Matteo Teodoro al basso, Valerio Campione alla batteria e Luca Ricordi al Sax. L’intento era proprio quello di far vivere all’ascoltatore di “Mi esplode la testa” un’atmosfera da live, da abbracci e sudore, zero inibizione e un incredibile senso di libertà. Elementi comuni, appunto, al sesso e al rock.
“Torno, dopo 3 anni, con un amplesso. – Racconta Miriam Ricordi - Uno di quelli che ti fa dimenticare chi sei, da dove vieni e qualsiasi altra cosa fuori dal perimetro della superficie sulla quale si sta consumando… Un amplesso in cui perdersi per ritrovarsi, di quelli che ti fa urlare “Ti amo” anche se ci si conosce da appena poco più di due orgasmi. Sicuramente una delle cose per cui vale la pena vivere e la cosa che più mi ricorda il palco.”