Il gruppo Mishmash, termine mobile che in varie lingue racchiude diversi significati legati al concetto di “mescolanza” (ad es. in ebraico è tradotto con “miscuglio”), è un ensemble che propone una versione molto originale ed affascinante del complesso di suoni che abitano il Mediterraneo, il mondo mediorientale, i paesi dell’Est. Gli spunti principali sono nel repertorio klezmer (la musica delle comunità ebraiche askhenazite), nelle romanze giudeo-sefardite che abbracciano un territorio dalla Spagna alla Turchia, nei brani tradizionali e di autori contemporanei di area persiana con scelte di arrangiamento e di esecuzione che ricreano quel sapore “vagabondo” che da sempre caratterizzano questi repertori. Un quartetto strumentale ‘classico’ - violino, chitarra, contrabbasso e zarb, un tamburo cilindrico della tradizione persiana, - integrato in alcuni brani da altri strumenti tradizionali come il liuto arabo, il kamanche, il duff e dalle voci multilingue dei componenti del gruppo