È un album che cita John Fante, campiona Nick Drake e ospita sia jazzisti sia virtuosi dello scratch, e che intorno a quella data costruisce un filo narrativo molto intenso: l'8/12 infatti è sia la data di nascita di Moder, sia quella di morte di suo padre, avvenuta nel 1994. Ma i due eventi sono solo le due colonne portanti del lavoro, che si arricchisce però anche di molto altro: in primis del racconto della nascita di una figlia e poi dell'esperienza teatrale con la compagnia del Teatro delle Albe in uno spettacolo incentrato sulle morti sul lavoro, che è stato portato in scena in diversi teatri italiani. Una storia di formazione sullo sfondo della provincia italiana, un album da ascoltare tutto d’un fiato, traccia dopo traccia, che prende le distanze dalla formula che vede i dischi equivalere sempre di più a una raccolta di singoli.