MONK'S CASINO Alexander von Schlippenbach - pianoforte Axel Dörner - tromba Rudi Mahall - clarinetto basso Jan Roder - contrabbasso Uli Jennessen – batteria Monk's Casino è uno dei progetti più avvincenti e celebrati del jazz europeo degli ultimi anni. Un grande omaggio al genio di Thelonious Monk. Tutte le composizioni di Monk, ben settanta, riarrangiate e rilette in un solo, travolgente, progetto dal pianista tedesco Alexander von Schlippenbach - uno dei nomi storici dell'improvvisazione europea - e dal suo quintetto. Oltre tre ore di musica per un'esperienza totale, che rifugge da ogni enciclopedismo per mostrare la natura sempre mutevole e sempre varia dei temi inconfondibili dell'indimenticato pianista. A volte raggruppate in fulminanti medley, a volte elaborate secondo nuove architetture, le composizioni di Monk diventano ancora una volta gioielli di immortale bellezza. Uno dei pionieri del free jazz europeo, il pianista tedesco Alexander von Schlippenbach unisce nella propria musica gli elementi più vari, dall'improvvisazione alla classica contemporanea. È fondatore della mitica Globe Unity Orchestra nel 1966, dopo avere collaborato con Gunther Hampel e Manfred Schoof nella prima metà degli anni Sessanta. Tra le altre formazioni fondamentali della sua carriera ricordiamo il trio con Evan Parker e Paul Lovens, il duo con Sven Ake Johansson, la Berlin Contemporary Jazz Orchestra e, in anni più recenti, i duetti con Tony Oxley, Sam Rivers e Aki Takase. Il progetto Monk's Casino, culminato con un triplo cd per l'etichetta svizzera Intakt, è stato accolto dalla critica e dal pubblico con unanime consenso. La sua più recente fatica discografica, sempre per la Intakt, sono due volumi di piano solo. Il trombettista Axel Dörner - già ospite di Risonanze nel 2005 con il trio TOOT - è uno dei più interessanti innovatori dell'improvvisazione europea, attivo sia in ambito più strettamente jazz che nei territori avventurosi della ricerca timbrica acustica e elettronica. Ha sviluppato uno stile unico, basato su tecniche personali e originalissime, in cui lo strumento oltrepassa i suoi stessi limiti fisici per diventare un oggetto sonoro da esplorare completamente. Rudi Mahall ha studiato clarinetto classico ed è arrivato per questa strada alla musica contemporanea, improvvisazione e jazz. Lavora stabilmente con Aki Takase, la Globe Unity Orchestra e ha registrato, tra i tanti con Lee Konitz, Karl Berger e George Lewis. Il contrabbassista Jan Roder si è imposto ormai dagli anni Novanta come uno dei più prestigiosi e richiesti strumentisti della scena berlinese, collaborando con Alex von Schlippenbach, Uli Gumpert, E.L. Petrowsky, Gunter Hampel e molti altri. Uli Jennessen, batteria, è professore di percussioni al Conservatorio di Berlino ed è molto attivo sulla scena jazz/impro, collaborando tra gli altri con Rudi Mahall e il quartetto Lax.