MONKEY BUZZNESS Mustango Sempre più bands decidono d'abbeverarsi alle sacre fonti del rock'n'roll, utilizzando una strumentazione scarna ed un registro sonoro minimale e lo-fi. Non fanno eccezione neanche i Monkey Buzzness, terzetto torinese che - dopo un paio di prove su sette pollici - esordisce ora sulla lunga distanza. "Mustango" contiene, per l'appunto, dieci canzoni registrate nell'estate del 2001 e spedite a Tim Kerr (richiestissimo produttore underground, nonché membro di Jack O' Fire, Lord Hi-Fixers, Monkeywrench, The Now Time Delegation) per avere il suo 'placet'. Pare che il prode Kerr abbia gustato questa miscela di garage, sud, blues e rock'n'roll ubriaco e rallentato che i Monkey Buzzness hanno tirato fuori, distillando le proprie influenze migliori. In "Mustango" riecheggiano le note e lo spirito di Bassholes, Cheater Slicks, Country Teasers, del blues del Delta e del surf, il tutto suonato con un piglio personale ed accattivante. Non è dunque un caso se il terzetto riesce a mettere a segno dei brani lenti ed ipnotici, quasi sussurrati ma intrisi della linfa vitale del r'n'r, come "Monkey Bastard", "Yr Black Love" e la stonatissima title-song oppure episodi più robusti quali "Cat House Voodoo", la strumentale "Giordano Bruno" o la dinamica "Monkey Style", song che porta a compimento il primo urlo liberatorio della scimmia rock'n'roll proveniente dalla nostra Motor City. Non mancate il contatto...