Il nuovo album di Maurizio Marsico come MONOFONIC ORCHESTRA
su cd e formato digitale streaming/download
Dopo la raccolta 'The Sunny Side Of The Dark Side' del 2017, raccolta dedicata ai fumettosi anni '80 di Maurizio Marsico,
l'incatalogabile artista torna su Spittle New con 'Post_Human Folk Music', nuovo album a nome Monfonic Orchestra.
Maurizio Marsico a cavallo tra la fine degli anni '70 e gli '80 è stato un pioniere pop, capace di mescolare punk,
wave, dance, rap e dub con l’estetica e l’urgenza dell’Italia di Frigidaire e Stefano Tamburini.
Oltre a Monofonic Orchestra altri alias di Maurizio Marsico sono stati The Space Boys, Fontana e Frisk the Frog.
Il nuovo album segna il ritorno della Monofonic Orchestra:
“un brand, o se preferisci l'accezione scozzese, un blend diverso rispetto a Maurizio Marsico”.
Come Monofonic Orchestra Marsico si era trasformato in enigmatica one man band a inizio anni ’80,
ultracorpo milanese vagante nel catalogo della bolognese Italian Records.
In 'Post_Human Folk Music' troverete le risonanze e i cromatismi dell’electrofunk pre e post kraftwerkiano, così come la libertà creativa della scuola tedesca e dei kraut-mondi, con la differenza che se nei Can si sente l'influenza di Stockhausen, qui zampettano Berio, Nono, Bussotti e un Ennio Morricone in acido.
La monolitica suite 'Sticky Metal Tiles', lunga ben 45 minuti, è stata progettata come colonna sonora dell'installazione omonima del Silvia Massa Studio andata in scena in zona Brera nell'edizione 2017 della Design Week milanese, e poi remixata appositamente per questa versione discografica.
'An Eyebrow In Cursed Fair' e 'Another Eyebrow In Cursed Fair' sono personalissime riletture/reinterpretazioni di 'A Rainbow In Curved Air' di Terry Riley. Metti insieme la partitura e ne esce una dissertazione su naturale/innaturale/ vero/finto. L'uomo e la tecnologia. L'uomo e le scienze umane modificate dalla tecnologia.
L'artista e la tecnologia. Ieri l'uomo macchina robotizzato dei Kraftwerk, oggi le macchine biomeccaniche in pelle umana. O, come dice proprio Maurizio Marsico in un comunicato timbrato Monofonic Orchestra: “Basta demonizzare gli iperconnessi allo smartphone, facciamocene una ragione, sono nuovi esseri umani estesi tecnologicamente”. Del resto, come disse Quincy Jones: la bella musica è quella che ascoltavamo da bambini mentre la brutta musica è quella che ascoltano i nostri figli.