Siamo i Monokings e facciamo rockabilly. Con un particolare affetto per quel rockabilly rauco e rurale che appartiene più propriamente alle origini di questo genere, spesso vittima di stereotipi ma che in realtà sfugge alle definizioni. Infatti dal 1954 al 1957, gli anni della parabola del RAB, in migliaia tra musicisti, cantanti e gruppi musicali, provenienti dai generi più disparati e in voga nelle loro regioni (dal blues al cajun, dal bluegrass al texas swing) con pochi mezzi, molto entusiasmo e idee sufficentemente confuse, faranno a gara nel tentare la sorte e diventare i nuovi Elvis e producendo in realtà, ognuno di loro, una propria ingenua interpretazione del rock'n'roll, con una sorprendente gamma di risultati tra il disperato e il patinato. Il successo eluderà i più, molti lasceranno la musica per tornare al loro lavoro originale, ma migliaia di etichette discografiche regionali con ingenuità, pochi microfoni e rigorosamente in mono archivieranno su vinile una scena musicale irripetibile e perlopiù sconosciuta. Questa incredibile flusso di entusiasmo musicale accompagnerà, attraverso le antenne delle radio, le speranzose e agitate notti di giovani musicisti da Charlie Feathers a Andy Starr, da Carl Perkins al giovane Buddy Holly che in maniera oscura e spesso sotterranea, influenzeranno per sempre il futuro della musica pop. A noi, assai meglio di 1000 tisane al ginseng questa musica semplice, primitiva ed energetica fa bene all'anima e dà sollievo allo spirito. Consigliato l'ascolto in mono. www.monokings.com