"MORGAN DELT " Al primo ascolto di questo album, l'impulso irrazionale e azzardato, ma irrefrenabile, è stato quello di accostare il menetrello Morgan Delt a un illustre suo collega come Donovan, ovviamente con le dovute proporzioni. Un Donovan contemporaneo, insomma, prodotto dei nostri giorni. Non che ci siano troppe affinità dal punto di vista strettamente sonoro tra i due musicisti e tutto sommanto nemmeno nella loro storia. Se Donovan si è formato nella Swinging London, Morgan Delt vive nelle montagne fuori Los Angeles, in California, da dove Donovan è solo transitato per brevi periodi. Gli undici brani di questo album di debutto hanno infatti radici profonde nella psichedelia californiana, ben diversamente caratterizzata rispetto a quella inglese. Nella musica di Morgan Delt ci sono tracce profonde del sound californiano degli anni '60 e successivo, dai Byrds alla West Coast Pop Art Experimental Band. E ci sono anche tracce dell'humus indie-psych locale contemporaneo, nel quale proliferano band come i Warlocks, i Black Rebel Motorcycle Club, i Brian Jonestown Massacre, gli Oh Sees e soprattutto Beck. Soprattutto, perché Beck condivide con Morgan Delt una certa ecletticità, che è poi anche ciò che ci ha indotto ad accomunarlo a Donovan, oltre al tratto comune di un certo stile di vita (e di look) vagamente hippie e alla voce morbida e suadente. Difatti la fusione tra sonorità pop, folk, psichedeliche, jazz che è stata la caratteristica della musica dimorgan delt Donovan, in un amalgama assolutamente personale e unico, la ritroviamo anche in Morgan Delt (sempre contestualizzata nel presente), in un'altrettanto personalissima miscela, alla quale il bardo californiano aggiunge una dose massiccia di elettronica e di effetti sonori, collocandola così nella migliore tradizione dello space rock psichedelico. Il risultato è un insieme di canzoni che seguono percorsi visionari, concitati e poi dilatati, e prendono angolature del tutto imprevedibili, di brano in brano e all'interno del brano, che cambiano direzione all'improvviso, spiazzano, soprendono e sui quali si innestano calde armonie vocali. Nonostante le chiare radici West Coastiane, la musica di Delt attinge chiaramente anche a una serie di altre fonti musicali (in un'intervista ha dichiarato di essere influenzato persino da Franco Battiato!) e non solo musicali. I l brano Tropicana, per esempio, una delle punte di diamante dell'album, è ispirato al libro Quake di Rudy Wurlitzer, un classico della letteratura underground americana, mentre il suo nome (presumibilmente d'arte) è lo stesso del protagonista del film inglese "Morgan: A Suitable Case for Treatment" (in Italia "Morgan, matto da legare"), diretto da Karel Reisz nel 1966. Poi basta guardare il logo del suo merchandising per capire come la letteratura morgan deltdi fantascienza sia senz'altro un'altra sua passione, anche questa in linea con la tradizione dello space rock. Per il resto, quello che sappiamo di lui è che arriva a questo primo album ufficiale dopo alcune esperienze musicali estemporanee e dopo la pubblicazione, a settembre 2013, del singolo, in vinile colorato ed edizione limitata, Barbarian Kings/Black Tuna Gang, e nel 2012 della musicassetta "Psychic Death Hole" contenente sei brani, quasi tutti, tranne uno, presenti anche nell'album, in pratica una vera e propria demo vecchia maniera, che la dice lunga sul personaggio, forse più di qualsiasi informazione biografica. Con un esordio di questo calibro, non possiamo che augurarci di avere la possibilità di conoscerlo meglio con molti lavori futuri. https://www.facebook.com/morgandeltmusic/timeline http://morgandelt.bandcamp.com/