MOTO ARMONICO - Down to Timavo Andromeda Relix Il grande merito dei veronesi Moto Armonico è quello di non aver scelto scorciatoie per edificare il loro tributo al prog metal che fu, quello cioè che fece innamorare milioni di fan in tutto il mondo, quando i Dream Theater non erano ancora una macchina di tecnica con pochi battiti di cuore, ma un pulsare continuo di idee e melodie. Infatti questo secondo album, che segnala l'arrivo di Luca Adami alla voce, ne è un fulgido esempio. Ed è proprio il nuovo arrivato il terminale perfetto su cui si puntellano canzoni formidabili, spinte da dinamiche e melodie che mescolano audacia, malinconia, romanticismo ed un senso di velata inquietudine che seduce. Sono un quintetto classico i Moto Armonico, con chitarre e tastiere che si inseguono senza sosta, ed una sezione ritmica che sprona e ribatte colpo su colpo, ma hanno un dono: non cercano il colpo ad effetto, è tutto magnificamente naturale pur nell'intreccio di tecnica e melodia. E lo dimostrano “Sand”, Holder”, “The Shadow” e “Nowhere Land”. E mi chiedo: oggi quanti saprebbero scrivere tredici minuti di musica sempre in tensione come “Cracks”, senza apparire mai noiosi? Credo pochi. Rivelazione italiana dell'anno nei territori che combinano metal e progressivo. www.motormonico.com