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MOUTH OF THE ARCHITECT

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Lo dichiarano fin dal titolo, questi alfieri dello sludge/post metal statunitense: questo è un disco che cambia le carte in tavola. Per l'attesissimo seguito dell'acclamato "The Ties That Blind" (2006), i Mouth Of The Architect di Jason Watkins, Dave Mann, Steve Brooks e Kevin Schindel (quest'ultimo già bassista degli interessanti metal-corers Twelve Tribes) decidono di ampliare il proprio spettro sonoro e di renderlo più dilatato. E i nostri non deludono. L'apertura del disco è affidata alla title track, e l'impressione iniziale – errata - è che non sia cambiato poi molto nella proposta del gruppo. Arpeggi desolanti, urla dall'abisso, la consueta affascinante commistione di suoni caldi e freddi, a creare il sound che ormai, dopo cinque anni di intensa carriera, contraddistingue i nostri. Già con la terza traccia, "Pine Boxes" ci si accorge però definitivamente che le cose non stanno così. Un break d'atmosfera con parecchia melodia, una struttura stringata, linee di tastiere e sample più efficaci che mai. Mischiando gli ingredienti di sempre in una combinazione nuova, ci si avventura quasi dalle parti di certo raffinato post rock. E gli esiti sono notevoli. "Quietly" continua così, percorrendo avanti e indietro il continuum tra le atmosfere di sempre (i saliscendi emotivi di "Hate And Heartache") ed episodi un po' più melliflui e sognanti come la quasi orecchiabile "Rocking Chairs And Shotguns" o "Generation Of Ghosts", alla quale partecipa in veste di guest vocalist Julie Christmas dei Made Out Of Babies. Senza tradire affatto le loro origini, i Mouth Of The Architect, nel loro terzo full-length, affrontano di petto la materia di un post metal/rock "adulto", sì impegnativo, ma lontano da certe pretenziosità in cui spesso ci si imbatte in questo ambiente, riuscendo ad essere contemporaneamente più accessibili e più complessi rispetto al passato. Carte cambiate, operazione riuscita: ecco un altro bel disco da parte di una band alla quale il costante paragone con gli Isis di "Oceanic" sta ormai un po' stretto. http://mouthofthearchitect.com/

MOUTH OF THE ARCHITECT è presentato in Italia da HARD STAFF

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