Mr. Marcaille. Scovato vagando per la Francia, mi si è palesato un genio indiscusso. Un birrometallaro d'altri tempi, capelli lunghi nonostante la calvizie ben più che incipiente, outfit che contempla solo mutande o shorts molto corti, una buona dose di sudore e catarro. La birra ovviamente è componente obbligatoria del set. Assieme al violoncello opportunamente distorto e stuprato durante il concerto, una batteria formata da due grancasse, ed ecco la one man band perfetta. Pezzoni come "Wall of death" o "Destroy" fanno il resto, giocando con gli stereotipi da metalheads e riproponendo in chiave sporca brutta e cattiva le schitarrate ispirate dal thrash metal dei gruppi della Bay Area. Il disco Kill! Kill! Kill!, registrato in presa diretta, riesce a rendere bene l'impatto potentissimo di Mr. Marcaille, e per fortuna non mancano nemmeno rutti e scatarrate a restituirci perfettamente l'atmosfera putrida di quella saletta.