Ned Rothenberg, fine sofista dell'ancia e specialista preso spesso a modello per la tecnica di respirazione circolare, qui è alla guida di un gruppo che ha nel particolare timbro, nell'ampia visione aperta al nuovo e nell'eccezionale pulsione ritmica i suoi aspetti migliori. Timbro, abbiamo detto, perché elementi imprescindibili nel valutare questo CD sono la capacità del leader di ricorrere alle risorse più profonde dei propri strumenti, il basso elettrico possente e “grasso” di Takeishi, la batteria piena di metalli e di rumori secchi di Buck, ma anche (solo in tre brani) i suoni inconfondibili di Tronzo, la cui chitarra slide da più di dieci anni è uno dei marchi di fabbrica della scena Downtown New York, nonostante il trasferimento a Boston da qualche anno. Il disco si presenta sin dalla prima traccia come un lavoro che merita attenzione per i diversi scenari attraverso i quali l'improvvisazione fa passare la musica. Un veicolo straordinario che conduce nell'incastro tra i ritmi spezzati del primo pezzo, nel cinico circo disfatto di "The Violet Sheds", nel drum'n'bass sui generis di "Brainy and Footsy", nell'atmosfera cupa e piovosa di "Life In Your Years" e "Epic in Difference", fino a quelle ossessive, e per certi versi ipnotiche, di "Food for a Rambling", "No Memes Mom" e "Dream By Day". La sconnessione ritmica (ma arricchita con una verve tutta sua) di "Paint Drum" è infine un capolavoro in cui si incontrano un tempo di basso vagamente latin, uno spazzolato avvolgente e una chitarra ribotiana. Il contrabbasso di Joe Williamson al posto del basso di Takeishi contribuisce all'africaneggiante e straordinaria "Ashes": una vera chiusura in bellezza. http://www.nedrothenberg.com/