Lo ricordiamo come membro dei Wilco dopo le stravaganti avventure che lo portarono a sperimentare quel jazz un po' misterioso da film giallo. E' stato inserito dalla rivista Rolling Stone fra i miglior 100 chitarristi di tutti i tempi e ne capirete facilmente il motivo. Torna in scena con un progetto che teneva chiuso nel cassetto da molti anni: mettere in fila uno dopo l'altro, secondo criteri puramente emotivi, diciotto brani connessi all'idea di Amore. Canzoni pescate da un elenco compilato, rivisto e corretto decine di volte, da Henry Mancini ai Sonic Youth, passando per Jerome Kern, Richard Rodgers, Victor Young e i meno scontati Jimmy Giuffre, Arto Lindsay e Annette Peacock. Verrebbe da credere che il portabandiera di una generazione di arrabbiati, sperimentatore di ogni oltranza musicale, si sia ammorbidito in maturità, se non fosse per le inconfondibili sciabolate della sua chitarra. Possiamo star tranquilli, come dice Tom Waits "Sono le melodie dolci a raccontare le cose più terribili" e Lovers non è una serenata per amori edulcorati, piuttosto è un notturno riflessivo, lucido e consapevole.