Un incanto che dura da millenni, da quando il primo arabo chiamò Palermo Aziz, "splendore", è il motivo insistente a cui, un giorno di dieci anni fa, Totò ha voluto dar voce, colore, musica. Totò Grilletto, si diceva, poeta, compositore e chitarrista giramondo, le sue radici le ha sempre portate con sé. Quando è ritornato a casa, la sua Palermo siciliana ed albanese (di Piana degli Albanesi, di cui è per metà originario), l'idea che la conoscenza delle proprie origini non dovesse essere un lusso di pochi, lo ha spinto a pensare ad un progetto ambizioso che permettesse di far arrivare la storia di quella terra al cuore dei suoi abitanti. Allora ingaggia amici e musicisti, fonda la sua piccola orchestra e inizia ad infuocare la gente e a conquistare le piazze con ritmi tarantolati e balcanici nutriti di racconti e leggende, cavalcati da quei personaggi in bilico tra mito e realtà che compongono l'immaginario siciliano. Passano gli anni e gli 'nKantu d'Aziz, proprio come Palermo… NKANTUdaziz@gmail.com www.myspace.com/nkantudaziz