C’era un tempo in cui chi suonava hardcore non usava truccarsi da donna, le frangette erano rimaste ai tempi dei Beatles e i chitarristi saltanti dalla mani x-ate dominavano le scene di tutto il mondo… era il 1988 o giù di lì… nel 2005 le band alle prese con questo sincero ed intramontabile stile, che vide susseguirsi nel corso degli anni band ormai vicine agli Dei come Minor Threat, 7 Seconds, Youth of Today e Gorilla Biscuits, sono ormai davvero poche… i No More Fear sono tra queste, fieri portabandiera di queste sonorità che tanto hanno contribuito alla storia dell’hardcore. Dopo l’esordio autoprodotto, l’ottimo “Walkin’on” del 2002, uno split internazionale, un 7” ed una raccolta, la band mette alla luce il secondo-full length grazie a Goodwill Records. Forte dell’esperienza del nuovo cantante Dan (ex Product) che ha sicuramente dato una marcia in più ad una band che già viaggiava in quinta, questo “A matter of choice” è senza dubbio il miglior lavoro della band di Busto Arsizio, complice l’impeccabile produzione presso l’Avatara Studio di Milano. I 20 minuti scarsi di durata complessiva scorrono che è una meraviglia, si inizia con l’ottima “attitude”, sincero rimprovero per chi vede nell’hardcore solo muscoli e tattoos (tuffguy rulez), e si prosegue con “scarecrow”, l’anthemica title-track, la riflessiva “one life four years”, “the flag”, “spare a life”, “believing 2005” già presente su Walkin’on, tuttora il mio pezzo preferito della band, “never forget”, “your lies”, “eco crime is just a crime” forse il miglior episodio del disco, “for everyone 2005” altra perla tratta dal precedente album, e la conclusiva “my planet”. L’omogeneità delle canzoni è da sempre una caratteristica dei dischi hardcore, spesso e volentieri considerata negativamente, ma se tutti i pezzi sono ben correlati tra loro è come ascoltare un’unica canzone divisa in più episodi, questo è il caso di “A matter of choice”, 12 pezzi ben strutturati, chitarre distorte ma con quel tocco di melodia che non guasta mai, batteria “tupa-tupa” e molti, moltissimi cori, che tanto invitano al singalong. Non mi meraviglia che i No More Fear stiano acquistando un discreto (e meritato) successo al di fuori del nostro Paese e non esagero considerandoli una tra le migliori band old school europee attualmente in circolazione. “We’re No More Fear, and we’re here to stay with pride, to claim what we have inside, believe it… believing!!!” www.myspace.com/nomorefear