Noah Slee con Otherland si è dimostrato capace di spaziare tra future beat, prog RnB ed elettronica indie senza timore di puntare al pop. Un album che si muove tra passato, presente e futuro e presenta vari stili che, in ogni passaggio, sono valorizzati da una voce modulata ad arte. “Una veritiera rappresentazione di dove sono adesso”, ha definito il disco Slee.
Cresciuto in una famiglia originaria del regno polinesiano di Tonga e ascoltando sia reggae africano sia gruppi storici come Earth Wind and Fire, Noah Slee ha rimpastato il suo bagaglio culturale aggiornandolo con molti altri spunti. Il trasferimento in Europa, in una città crocevia come Berlino, alla ricerca di ulteriori ispirazioni, è stato segnato dall’incontro con Ben Esser, tra i producer presenti in Otherland, di certo quello con cui c’è stato un rapporto più stretto e uno scambio più intenso. Altro fiore all’occhiello di questo album d’esordio di un artista maturo ma in continua crescita sono gli ospiti, tra cui spiccano Georgia Anne Muldrow e Jordan Rakei.