NOBLESSE OBLIGE La realtà delle zone marginali, quelle dell'interno della penisola italiana, quella delle zone montane dell'Europa ( abitate da più di trenta milioni di persone!), sono i presupposti da cui provengono il linguaggio musicale e le velleità dei Noblesse Oblige, gruppo rock presente sulla scena abruzzese ed italiana dal 1999 e fondatore del movimento della "Fabbrica degli alimenti ideali - "instabilimento" di prodotti per alimentazione umana". All'attivo vantano, con ottimi risultati, diverse testimonianze in concorsi regionali, dei quali però , ad eccezione di uno o due, non nutrono gran considerazione, in quanto li ritengono "troppo orientati": in tutti i sensi. I primi passi li muovono nelle birrerie , nella Alta Valle Aventino e dintorni e da lì incominciano ad assaporare la dimensione live come quella che più permette il confronto con il pubblico, anche se, dicono: "le massime esperienze di gioia musicale si provano nel momento intimistico dello studio delle idee, in un ambiente di meditazione e di possibile silenzio-amore! Oh yeah!!... È pronto il loro primo c.d. che uscirà a luglio in distribuzione regionale e che avrà il blu elettronico come luce-colore caratterizzante. All'interno di questo prodotto culturale che loro chiamano alimento ideale, scopriamo i regali brani e fieri, offerti con grinta e coraggio, dal vivo, in diverse occasioni, come durante l'Aventino Festival Blues e le puntate al Big Mama a Roma od ancora nel tour invernale degli Yardbirds ed ultimamente a San Remo Rock & Trend 2001 di cui hanno vinto la selezione regionale e conosciuto le regole in semifinale nazionale. Nei loro brani dipingono i colori del proprio ambiente marginale ( sotto la fascia orientale di madre Majella, terra d'origine di John Fante) che per espressa confessione è fonte prima, attualmente, delle loro ispirazioni e di cui parlano come "rifugio per gli occhi degli uomini, stanchi di correre sul rettilineo del tempo contemporaneo, senza poter giocare in cerchio, senza il gusto della circolarità delle emozioni e dello scorrere dei giorni". "Noi suoniamo una musica, un rock "disurbanizzato", ci dicono i Noblesse, con la loro nobiltà d'animo di antichi cavalieri di ventura, piena di nient'affatto ingenue contraddizioni, evidenti anche negli accostamenti tra atmosfere psichedeliche, rarefatte e fiumi torrentizi in piena primaverile. "Non è vero che l'aria di città rende liberi, essa al contrario può avere un prezzo molto, troppo caro"", così dice Antonio Di Renzo, il cantante, e così gli fanno coro Antonio Di Santo, chitarrista, Fausto Troilo, batterista e ValerioSchina, bassista, convinti che il cammino culturale si debba e si possa spostare dalla città oltre le mura di cinta, rendendoci conto che anche e soprattutto fuori di esse c'è il mondo, una possibilità, una parte di verità, non la gita fuori porta, tantomeno i Briganti od i Francesi! Potenti, rocciosi, elegantemente senza mezzi termini ed adesso non più acerbi nel sapore, ma bravi nel comunicare a molti, con forza e sincerità, senza disdegnare certe libere accortezze di stile, senza "il gran rifiuto della forma". Aspettiamo a tavola la presentazione del loro alimento ideale, confezionato presso il Miciomaos Studio di Palena (CH), alimento che promette sapori agrodolci, con retrogusti da assaporare con calma e da discutere insieme. Occorre che il profumo si espanda nell'aria ed occorre che questo cibo faccia parte della nostra alimentazione: consigliato dall'Associazione Musicale Medici Italiani!