Ridire nasce dall’esigenza della parola per diventare musica e poi tornare ad essere parola.
Nasce da un percorso e da un’esperienza maturata nel corso di decenni, dalla consapevolezza che gli artisti siano strumenti e voci per leggere la società e viceversa; e quanto la società abbia bisogno di artisti che fungono da chiavi di lettura della realtà che ci circonda.
Per Luca Persico sono oltre trent'anni di visioni, di lotte, di inquietudini. Tre decenni di cambiamenti politici e sociali raccontati attraverso mutamenti artistici e personali.
«"Ridire" nasce dall'esigenza di riprendere la parola e ri-dirla, imparando ad apprezzare le pause con i suoi piccoli silenzi fra una parola ed un'altra - dichiara Luca Persico -. In questa mia nuova performance racconto tre decenni della mia vita e del mio percorso musicale. Lo spettacolo quindi è suddiviso in tre atti che rappresentano le tre fasi della mia scrittura. Ho trovato un modo per raccontare, specie l'ultimo decennio; le mutazioni, le varie angolazioni, dei momenti di cazzimma o della drammaticità e comicità della mia parola. "Ridire", oramai un laboratorio in costante sviluppo, è una doppia scoperta - conclude Persico - perché le mie parole possono essere poesie in forma di reading che però si trasforma in teatro grazie ai contributi di Pino Carbone, Anna Carla Broegg e Rita Russo. Sul palcoscenico con me, a far parte di questo laboratorio, ci sono a rappresentare la musica e il teatro Edo Notarloberti e Francesca De Nicolais. Insieme creiamo un viaggio che racconta trent'anni di politica, lotte e vissuto personale con una costante comune nella quale i vari mondi si uniscono e generano un nuovo ed originale mondo che racconta il mio ultimo trentennio.»