OLA ONABULE
Musicista, songwriter, produttore, cantante: un personaggio complesso che vale la pena di conoscere meglio. Ola Onabule' ( Arena Santa Giuliana, 9 luglio, ore 21) fa il suo esordio a Umbria Jazz aprendo per Diana Krall, come era accaduto lo scorso autunno per due show alla Royal Albert Hall, Londra.
Londinese di origini nigeriane, una vita divisa tra Lagos e la capitale inglese, studi da avvocato e poi da artista, una molteplice formazione musicale che ha avuto come modelli gli africani Fela Kuti e Sunny Ade, i grandi del soul americano (Stevie Wonder, Donny Hathaway), il r&b di James Brown ed il jazz di Miles Davis. Musicista per passione e poi di professione, il suo talento era tanto evidente da interessare le mayor discografiche. Ma il contratto con una grande etichetta fu una falsa partenza perché Ola preferì la libertà che gli permetteva una sua label personale, per la quale produsse il disco di esordio nel 1995. In vent'anni di carriera ne ha realizzati otto, l'ultimo dei quali uscito sei mesi fa, "It's the peace that deafens". È' un disco che riflette con chiarezza la sua biografia e le sue radici musicali, dalla musica yoruba all'afrobeat, dal jazz al soul. E che nei testi delle canzoni parla con orgoglio rabbia e nostalgia di un'Africa con mille problemi ma anche dalle sconfinate risorse.