Da Philip Frobos dei Carnivores e Frankie Broyles dei Deerhunter, arriva una nuova creatura che rispolvera il post-punk in chiave indipendente americana: è un omaggio sentito a Wire, Pylon e Devo quello che passa attraverso le loro chitarre distorte, che si fondono a creare ritmi addirittura ballabili! Un ritorno al 1979, all’alba di un decennio di meraviglie... questo era ‘Deluxe’ il loro album d’esordio del 2016... tra un tour e l’altro negli Stati Uniti la band ha avuto il tempo di mandare alle stampe il suo secondo lavoro in studio, ‘Multi-task’ (Trouble In Mind Recors / distribuzione Goodfellas) in cui si abbandona le ritmiche decadenti del post-punk per entrare nel vibranti proto-punk che può ricordare l’Iguana del rock ma anche estremi come i Roxy Music e gli Sparks: un ricordo di un’epoca d’oro della musica con le chitarre, che si prestava a lasciare il passo quasi totalmente ai sinth. Un sound grezzo, primitivo, che gli Omni di Atlanta hanno deciso di riportare in auge e presentare anche al pubblico europeo.