L’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp ha all’attivo cinque album in studio, di cui penultimo e terzultimo prodotti da John Parish (PJ Harvey). Il loro ultimo disco “We’re ok but we’re lost anyway” (uscito ancora per la svizzera Bongo Joe Records) è stato accolto da una vera e propria ovazione della critica (4° posto della classifica 2021 di Blow Up, nei top 50 di Rumore e al 6° posto dei dischi world per Il Giornale della Musica) e compare nelle liste personali di decine di addetti ai lavori (si veda qui e qui ad es.), menzionato anche da Gilles Petterson come una delle cose migliori uscite lo scorso anno.
Nelle descrizioni gli elogi e i riferimenti si sprecano: The Ex, Stereolab, fanfare di New Orleans, orchestre poliritmiche africane, minimalismo e spiritual jazz. Ma è dal vivo che questo collettivo, elastico e inafferrabile, cattura e avvince, sfodera una creatività senza pari e fa gridare al miracolo, soprattutto in tempi asfittici e soffocanti come questi: ritmiche irresistibili, brani dall’incedere circolare che crescono in un tripudio di armonie, timbri e colori, testi graffianti, surreali e poetici, un melting pot sonoro che con precisione inesorabile fa muovere, emozionare e pensare, in un colpo solo!