Come un iconoclasta, Yoshihide ha affrontato il repertorio jazz, sempre con indicibile rispetto, virtuosismo e abilità. Dopo più di 100 incisioni, di cui otto con il suo Jazz Quintet, Otomo continua la ricerca di un accattivante equilibrio tra strutture melodiche e intensi momenti di improvvisazione, con sullo sfondo la figura di Eric Dolphy, uno dei suoi grandi eroi, a cui il Quintetto ha dedicato la rivisitazione nel 2005 di Out to Lunch, l’iconico album di Dolphy.Otomo Yoshihide è una vera e propria leggenda, tra le più importanti e influenti della musica del presente, che ha avuto un impatto indelebile fin dai tempi dei suoi Ground Zero. Non resta che inchinarsi di fronte alle innumerevoli avventure intraprese, alla sua curiosità di esplorare mondi musicali diversi, che è riuscito sempre a travolgere (e a stravolgere). Dai Dragon Blue ai Ground Zero, dagli I.S.O. alla Otomo Yoshihide New Jazz Quintet, questo straordinario artista ha mescolato, fuso, sovrapposto le certezze musicali che pensavamo acquisite.Yoshihide si è fatto conoscere a metà degli anni Novanta grazie ai suoi lavori per giradischi e alle importanti collaborazioni con John Zorn, Elliott Sharp e molti altri. In seguito è tornato alla chitarra elettrica e al jazz sperimentale, dirigendo diverse formazioni, tra cui il New Jazz Ensemble e la Otomo Yoshihide New Jazz Orchestra (che in seguito diventerà anche un trio, un quartetto e un quintetto), spesso con ospiti internazionali come Jim O'Rourke, Mats Gustafsson e Axel Dörner. Otomo Yoshihide si è anche distinto come compositore di colonne sonore con oltre settanta film all'attivo, tra cui Lupin Zero, dove ha composto le musiche insieme a Takeo Yamashita.