In un paese dove sembra che, paradossalmente, non ci sia più necessità di musica impegnata ed energicamente schierata, la band milanese Panda Clan opta per brani militanti, dichiarando di essere ispirati dal pensiero di Noam Chomsky. Il nuovo singolo Lu Suli Sinni Va, in siciliano «il sole se ne va», tratta di migranti e rifugiati con l’azzeccatissimo feat di ‘O Zulù, in cui ascoltiamo lo schiaffo dell’agghiacciante cortocircuito fra la vita senza luce degli sfruttati e le banalità dei privilegiati in villeggiatura. Angoscia, rabbia, disorientamento, sono le sensazioni prodotte dalle vibrazioni oscure delle basi elettroniche, con i tempi fra dub e rock, che sfidano ogni canone definito, come nella migliore cultura underground quando si compatta con il pensiero critico. Non sappiamo chi ci sia dietro i Panda Clan, gli artisti non hanno un nome, ma la direzione è manifesta: il loro primo ep del 2021, Circumvention, si apriva con il brano I Can’t Breathe, l’altro singolo uscito prima dell’estate si intitolava Mediolanum, un ritratto feroce e poetico di Milano. A conti fatti, ci troviamo davanti a un progetto che verrà etichettato anacronistico ma di cui abbiamo terribilmente bisogno.
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