Composto e registrato durante lo scorso anno, il nuovo incredibile album di Penny and Sparrow, Olly Olly, è un’opera che parla di liberazione e scoperta, un accorato abbraccio da parte di una band impegnata a non lasciare nessuna via intentata nell’instancabile ricerca di una propria realizzazione. Le canzoni sono coraggiose e introspettive, parlando di crescita e cambiamento mentre si fanno i conti con il desiderio, l’intimità, il dubbio e il rimpianto; gli arrangiamenti sono ugualmente audaci e ponderati, e arricchiscono il sound caratteristico e ipnotico del duo: un chamber folk con particolari elettronici e groove R&B.
Il duo – Andy Baxter e Kyle Jahnke – ha prodotto Olly Olly per la prima volta senza l’ausilio di collaboratori esterni. Il risultato è la più pura e autentica espressione della propria personalità che la coppia abbia mai raggiunto. «Io ed Andy ricordiamo il processo di creazione di questo album come una specie di Rumspringa [il rito di passaggio dall’adolescenza all’età adulta nelle comunità Amish] musicale», riflette Jahnke. «È stata l’opportunità di diventare realmente noi stessi, di evolverci al di fuori dei ruoli che ci sono stati – o che ci siamo – assegnati dal modo in cui siamo cresciuti.»
Baxter e Jahnke si incontrano per la prima volta all’Università del Texas a Austin, diventando amici e sviluppando una profonda simbiosi a livello musicale nel giro di poco tempo. Jahnke è un talentuoso chitarrista con un certo orecchio per le melodie, Baxter un erudito autore con una voce ipnotica e un falsetto cristallino, e insieme scoprono che le loro voci si fondono insieme alla perfezione, come se avessero cantato insieme per tutta la vita. A cominciare da Tenboom (2013), la coppia orgogliosamente DIY ha pubblicato una serie di album acclamati dalla critica che sono stati paragonati all’intimità sommessa di Iron & Wine e alla bellezza avventurosa di Bon Iver, raccogliendo intorno a sé una fanbase devota. NPR ha definito lo stile di scrittura della band come «una danza delicata tra angoscia e risolutezza», mentre Rolling Stone ha salutato la loro produzione come «musica folk per la domenica mattina, le serate tranquille, e tutti i momenti di fragilità». L’album più recente, Finch (2019), ha segnato un punto di svolta nella carriera di Penny and Sparrow, spingendo il loro sound verso nuove vette sperimentali e facendolo scontrare con i concetti di mascolinità, religione e trasformazione in modi più profondi e personali che mai.