“Questo mese la canzone è i/o e i/o significa input/output. Lo si vede sul retro di molte apparecchiature elettroniche e mi ha fatto venire in mente alcune idee sulle cose che mettiamo dentro e tiriamo fuori da noi stessi, in modi fisici e non fisici. Questo è stato il punto di partenza dell'idea e del tentativo di parlare dell'interconnessione di tutto. Invecchiando probabilmente non sono diventato più intelligente, ma ho imparato alcune cose, per esempio trovo molto sensato il concetto per cui non siamo delle ‘isole indipendenti’, come ci piace pensare di essere, ma siamo parte di un tutto. Se riusciamo a vederci come individui collegati, pur sempre disordinati ma appartenenti a un insieme, allora forse c'è qualcosa da imparare?”
i/o come potenziale titolo dell'album è noto da tempo ai fan, ed è ora ufficialmente il nome del progetto attuale, dell'album e dell'imminente tour, ma come dice Gabriel: "È stato in circolazione per molto tempo come titolo per questo progetto. Ho sempre saputo che avrei scritto una canzone intitolata i/o, ma il titolo è arrivato prima".
i/o vede Gabriel collaborare nuovamente con il Soweto Gospel Choir, già presente in “Down to Earth”, brano registrato per il film Wall-E e con il quale si è esibito due volte in Sudafrica in occasione di eventi per Nelson Mandela e il vescovo Desmond Tutu;
“Ogni volta che ho lavorato con il Soweto Gospel Choir è sempre stato fantastico. Si sente l'energia quando cantano, in questo brano come nella canzone che ho realizzato per Wall-E, si respira un’aria gioiosa. Ti colpisce al cuore.”
Continuando il tema della collaborazione con un artista diverso per ogni traccia pubblicata, il brano di questo mese è accompagnato da un'immagine di copertina realizzata da Olafur Eliasson, che Gabriel ha incontrato per la prima volta quando l'artista stava lanciando il suo Little Sun Project.
“Olafur Eliasson è un artista straordinario e, per molti versi, credo sia il re della luce. Molte delle sue opere hanno a che fare con la luce e con la natura e sentivo che per questa canzone in particolare sarebbe stato assolutamente perfetto e mi ha reso molto felice il fatto che abbia accettato. L’opera si chiama Colour experiment no. 114, del 2022.”
“Penso che Olafur sia un misto tra artista, scienziato e mago. Ha sempre una missione e qualcosa da dire sul mondo, sulla natura, sulla luce e sulla nostra esperienza di essa, e questo ci aiuta a riconsiderare il modo in cui interagiamo con il nostro ambiente.”