A violent dinner" terza prova per la band di Alessandra Gismondi che anche per questo lavoro ha pensato ad un titolo che evocasse una "sensazione"... cena violenta. Se da un lato "Bambina atomica" evocava la parte piu' acerba e sconosciuta di lei, anche un po' sognante, "Velluto" portava in superficie, al contrario, la parte piu' fragile ed eterea della sua natura sensuale ed intimista bilanciandola con episodi di presa di coscienza "attiva" dall'umore un po' acido. "A violent dinner" e' un album esorcizzante: "Vorrei... alzarmi ancora una volta in piedi". Non si riesce a trovare un' altra frase per poter spiegare meglio questo disco. Alessandra sceglie coscientemente di abbandonare la lingua di Dante schierandosi a favore di dichiarate passioni anglofone. Una scelta accompagnata da una netta sterzata nei suoni, che nello specifico, donano nuova dignità ad un'attitudine noise. Delirio psicotico ed amalgama elettrica, geometrie strutturate, elargizioni generose di dissonanze, ma caratterizzate da linee melodiche vocali romantiche in contrapposizione all'irruenza dei brani tutti sopra i tre minuti. Questi sembrano essere i punti fermi dei nuovi Pitch. L'album esce per la indie label statunitense Savage Jaw Records di Phoenix ad ottobre 2007 www.myspace.com/pitchsound