Inutile dannarsi, la definizione migliore del suono dei Prinzhorn Dance School l'ha data il nostro Alberto Campo un anno fa circa, dopo un'esibizione infuocata del duo inglese. “Design musicale”. Impeccabile, perché questo è. Nessuno riesce a esprimere così tanto con così poco. Eleganza dell'essenziale, il suono della Scuola (non userò l'acronimo PDS perché mi ricorda troppo D'Alema e la cosa, perdonatemi, mi agita) è il minimale scavato all'osso. Minimalismo post punk, i Fall disidratati, il dancefloor largo un metro quadro, gli Young Marble Giants con un'aspirina per la febbre del sabato sera: il gioco potrebbe andare avanti all'infinito. www.prinzhorn-dance-school.com/