Ramon Moro torna a colpire in solitaria,Moro va di solo tromba e flicorno per un lavoro che è umorale, ondivago, accademico e al tempo stesso anti-accademico, viscerale e notturno, dark ma più come attitudine generale che come componente sonora in senso stretto, dato che di squarci di luce, tenue o soffusa, o di apertura ce ne sono in quantità. Nella malinconia notturna intervallata da rumori di fondo di Recuerdos de la Alhambra di Francisco Tàrrega o nella chiosa struggente di IV Adagietto – Symphony N. 5 di Mahler, ad esempio, emerge la capacità – dicevamo, accademica e al contempo anti- – di rilettura e trascrizione di Moro ma anche la sua personalità, il suo far emergere un mondo sonoro coeso e coerente nonostante gli input in tavola siano tra i più diversi:rispettivamente una trascrizione di un pezzo per sola chitarra e la riduzione sinfonica alla sola tromba e flicorno.