Randy Brecker "hi-tech virtuoso", come è stato definito, ha creato la forma e il suono del jazz, del rhythm'n'blues e del funk rock da oltre tre decadi. Le sue performance alla tromba e al flicorno hanno deliziato centinaia di registrazioni di una vasta e musicalmente varia schiera di artisti,da James Taylor, Bruce Springsteen, Chaka Khan, George Benson a David Sanborn, Horace Silver, Jaco Pastorius, sino a Frank Sinatra, Steely Dan, Joe Henderson, Ron Carter, Al Foster, Bob Berg, Frank Zappa, Eric Clapton, Billy Cobham. Nato a Philadefia, fratello maggiore dell'altro virtuoso, il sassofonista Michael, inizia a suonare R&B e funk in piccole bands, ma è subito pronto per l'hard bop, affascinato da Sonny Rollins, Lee Morgan, i quintetti di Miles, Art Blakey con il quale suona nei Jazz Messengers. Alla fine degli anni 70 Randy registra l'ultimo disco di Charles Mingus, Me Myself and Eye, successivamente collaborando negli anni, dopo la morte di Mingus, con le varie formazioni della Mingus Dynasty. Successivamente fonda i Brecker Bros con il fratello Michael e impone al mondo un sound che sintetizza influenze e tecniche divenendo un punto di riferimento per tutto il mondo musicale. Il loro primo acclamato disco ottenne le nominations per ben quattro Grammys. I Brecker Brothers tra il 1975 e il 1981 registrano sei dischi, ottenendo sette nominations per il Grammy. Ancora oggi Brecker ha una enorme influenza, e costituisce un punto seminale della nascita della contaminazione tra generi, con il suo virtuosismo e il senso della composizione, che hanno resistito indelebili allo scorrere del tempo. Un ruolo, quello di Brecker nel jazz funk, paragonabile a quello di Bird nel bebop o di Miles nell'improvvisazione modale, col suo magnetico magma di energia e freschezza. Vincitore di due Grammy Award: nel 1998 come solista per la categoria "Best Contemporary Jazz Performance" e nel 2007 con il suo ultimo lavoro "Some Skunk Funk" nella categoria "Best Large Jazz Ensamble". www.randybrecker.com