RAPSODIA Band monzese composta da 5 elementi (Fabiano Villa voce, Alessandro Sardi, basso; Martino Biassoni chitarra; Stefano Floriello batteria; Claudio Naccari campionamenti, scratches e cori) i Rapsodia si formano nel '92. Inizia subito la trafila concertistica che li vede protagonisti in una serie di entusiasmanti concerti. Per concretare i suoi sforzi in un brillante Ep d'esordio a titolo "Mai Una Sosta" è la Crime Squad (etichetta membro del gruppo Flying Records) a curare il lancio sul mercato nazionale dei Rapsodia, che immediatamente si mettono in luce per via del loro fresco approccio e delle loro intriganti liriche. La critica specializzata accoglie favorevolmente il suono puro e dirompente del giovane quintetto, non lesinando affatto recensioni positive. Nell'agosto del'94 la band torna nuovamente in studio (il luogo del misfatto è il celeberrimo Jungle Sound di Milano) per incidere, indelebilmente, la prima prova sulla lunga distanza. Terminata l'epoca del crossover meno sincero e poco ispirato, i Rapsodia si impongono nelle 11 tracce di "Dimensioni Parallele" come entità musicalmente eterogenea, inglobando, con cognizione di causa, i sostanziali fermenti sonori del nostro tempo. "Dimensioni Parallele" prende vita dal confronto, dal conflitto evidenziando un'innumerevole gamma di chiaroscuri. In quest'album vengono forse amplificati i rapporti di interdipendenza tra uomo e macchina, le distanze filosofiche tra la mente calcolatrice e l'animo istintivo. Nei Rapsodia la potenza esecutiva si fonde e sostituisce alla dolcezza dei sognanti frangenti acustici, in un'emozionante e vibrante altalena di cambi di atmosfere. Gusti e tecniche d'esecuzione diverse convivono in un unico campo d'azione, dove spirito battagliero ed emotiva spontaneità vanno a braccetto. Musica senza pregiudizi, sensazioni di rabbia, stordimento, dolcezza ed energia che si susseguono in un crescendo di colpi di scena. Gli arrangiamenti spaziano dal rock duro al rap più martellante, dai groove funk all'abrasività del più deragliante punk-rock, per aggiungere infine alcuni stuzzicanti passaggi all'insegna dell'extreme-techno. Squarci di vita vissuta emergono nei testi dei Rapsodia, essenzialmente autobiografici. Sensazioni manifestate attraverso una precisa scelta "epistolare"; frammenti e parole che convergono in un'unica direzione, in uno spirito quasi beatnik. "Dimensioni Parallele" è la preziosa offerta dei Rapsodia, sul solco di un'interminabile ed irrinunciabile ricerca sperimentale. Destinato ad ascoltatori senza paraocchi (o meglio senza paraorecchie).