RAY CONNIFF (NB. Questo è il modo corretto di scrivere il nome!!!) "Invece di scrivere assoli di trombone che piacevano ad altri musicisti, ho scritto i miei arrangiamenti allo scopo di far capire la musica alle masse e di invogliarle a comprare dischi". E' la semplice formula del successo - artistico, ma anche economico - di Ray Conniff, il direttore d'orchestra/arrangiatore che tra gli anni '50 e '60 ha portato al grande pubblico le sue versioni di tanti brani diversi, dalle canzoni famose alle colonne sonore, spaziando dalla musica country a quella sudamericana, ai classici della tradizione statunitense. Nato il 6 novembre 1916 ad Attleboro, Massachussets, aveva cominciato come trombonista e aveva al suo attivo varie prestigiose collaborazioni (Bing Crosby e Artie Shaw, tra gli altri), prima di lanciare la sua idea, il "new sound" destinato a rendere ancora più popolari pezzi già noti. Conniff aveva imparato a suonare il trombone da suo padre e studiò composizione con l'aiuto di un corso per corrispondenza mentre era ancora all'università. Nel 1934 dopo la laurea cominciò a lavorare con piccole band a Boston prima di entrare in quella di Bunny Berigan come trombonista/arrangiatore nel 1936. Dopo un breve periodo con i Bobcats di Bing Crosby, passò quattro anni con Artie Shaw e partecipò a parecchi dischi di successo tra cui'Concert For Clarinet','Dancing In The Dark' e'St James Infirmary'. Nello stesso periodo stava studiando presso la Juilliard School Of Music a New York. Dopo il servizio militare durante la Seconda Guerra Mondiale, fece per qualche tempo l'arrangiatore con Harry James, poi lavorò come freelance, mentre cercava una formula di successo per fare dei dischi da solo. Messo sotto contratto dalla Columbia Records nel 1954, lavorò con molti degli artisti di quell'etichetta, tra cui Johnny Ray, Rosemary Clooney, Guy Mitchell e Marty Robbins. Sempre nel 1954 curò l'arrangiamento del disco da un milione di copie 'Band Of Gold' di Don Cherry e nel 1956 gli fu data l'occasione, dal producer della Columbia Mitch Miller, di fare un album basato sul suo "nuovo sound". Il risultato "'S Wonderful" era un insieme di canzoni già note, eseguite da un' orchestra e un coro misto di voci che non articolavano parole, ma suoni musicali, a volte usate come strumenti extra negli arrangiamenti dei brani. Naturalmente fu seguito da "'S Marvellous" e "'S Awful Nice", tutti nella stessa vena: musica per diavagare l' ascoltatore. Per "It's The Talk Of The Town" del 1960, l' arrangiatore usò un coro più numeroso, che per la prima volta cantava delle parole. Tra il 1957 e il 1968, Conniff ebbe 28 album nelle Top 40 degli Usa, tra cui "Say It With Music (A Touch of Latin)", 'Memories Are Made Of This" e nel 1966 "Somewhere My Love", che vendette un milione di copie. La canzone del titolo era in effetti il tema di Lara dal film "Il dottor Zivago" (1965) ed entrò nella rosa dei primi dieci singoli nella classifica Usa. Nel 1969, raggiunse invece la vetta della classifica inglese con "His Orchestra, His Chorus, His Singers, His Sound" e nel 1974 fu il primo musicista pop americano ad incidere in Russia, dove fece "Conniff In Moscow", con un coro locale. Tra gli album più recenti, tre raccolte di musica spagnola "Amor, Amor", "Exclusivamente Latino" e "Fantastico", nonché "The Nashville Collection" con star del country come ospiti: Barbara Mandrell, George Jones e Charly McClain che cantano canzoni diverse tra loro come 'Oh, Lonesome Me' e 'Smoke Gets In Your Eyes'.