Ray Daytona and Googoobombos bio Sono considerati tra i migliori gruppi surf-garage-punk della scena internazionale. Dal 1997 a oggi hanno pubblicato cinque album, una lunga serie di sette pollici, e fatto centinaia di concerti in Italia e in Europa. Il 21 novembre uscirà il loro nuovo mini LP Deep Breath, composto da sette brani tra garage, surf-core, hard-soul e Velvet Underground. Dopo alcuni singoli, nel 1999 esce il loro LP d’esordio A Wild Shot of, accolto con interesse dalla critica musicale e nel tempo considerato uno degli album più rappresentativi della rinascita della scena garage italiana. Sono infatti gli anni in cui, sulla scia della rivista “Bassa Fedeltà” e di gruppi anglosassoni come Man or Astroman, Phantom Surfers e Mummies, anche in Italia si manifesta un “ritorno” a sonorità Sixties, con la nascita di nuovi gruppi, etichette discografiche e fanzine. Con un titolo che omaggia Henry Mancini, A Wild Shot of è in effetti un compendio di musica Sixties, spaziando dal surf alle colonne sonore italiane e non; dal beat e garage al rock’n’roll più oscuro, come rivela anche la dedica a Screamin’ Lord Sutch, conosciuto di persona dai ragazzi del gruppo pochi mesi prima della sua scomparsa. Il seguente Space Age Traffic Jam (2001) è una nuova prova in ambito garage-punk, sostenuta da un sound che nel frattempo si è fatto più aspro e spigoloso. Autore della copertina è Winston Smith, uno degli artisti più significativi della scena underground americana, conosciuto ai più per aver realizzato artworks per Dead Kennedys, No Means No, Green Day e Ben Harper. Sempre Winston Smith sarà l’autore della copertina di Fasten Seat Belt (2004), il terzo album uscito su Ammonia/V2, che dà alla band una visibilità maggiore rispetto al passato (grazie anche al video di Slim, Horny and Tanned, girato dai Manetti Bros). Diversamente dai primi dischi, con Fasten il gruppo apre a sonorità più moderne e a un orizzonte musicale molto ampio, con pezzi da un lato più veloci, dall’altro con strutture aperte in senso psichedelico, non disdegnando virate verso l’elettronica analogica. Pubblicato sia in cd che in vinile (in questo caso in versione doppia e con 5 pezzi in più), il disco viene supportato da una intensa attività live, con apparizioni a festival importanti come quella del 2004 sul main stage dell’Indipendent, nella giornata che vede la partecipazione di Sonic Youth e Franz Ferdinand. Con Winston Smith viene organizzato anche un tour italiano, in cui il gruppo si esibisce dal vivo mentre l’artista mostra i suoi collage. Dopo alcuni cambi di formazione e un anno di pausa dai concerti Ray Daytona and Googoobombos tornano alla line-up originale e registrano One Eyed Jack (2007) in cui concentrano al meglio il loro background: atmosfere morriconiane, echi proto-punk e surf epilettico, conditi da un robusto “wall of sound” chitarristico fatto di fuzz-tone e riverbero. In seguito il gruppo suona molto all’estero, con tour che toccano Spagna, Germania, Svizzera e Francia, e concerti di apertura per Monsters, Trashmen e Hives. Uscito nel 2011 Caballero è un ulteriore passo avanti nel percorso musicale della band, con quattordici pezzi che mostrano un approccio agli ultimi cinquant’anni di rock’n’roll secondo un’ottica di decostruzione. Rispetto ai precedenti lavori Ray Daytona and Googoobombos scarnificano ed esasperano le forme dei loro generi di riferimento (surf, garage, punk, new wave) per passare ad una commistione di linguaggi che è insieme riscrittura e allontanamento dai cliché. Impreziosito dalla copertina di Pablo Echaurren, Caballero è in definitiva un lavoro che guarda avanti tenendo sempre ben presenti le radici su cui poter rifondare l’identità del rock’n’roll. È seguendo questa stessa idea che la band si appresta a pubblicare il nuovo mini Deep Breath, stampato su vinile 10” dalla Surfin’Ki Records e in versione cd digipack su Ammonia.