Ray Lamontagne - Trouble Echo/Pias 2004 Immaginatevi il compianto Paul Pena che re-interpreta, magari in un soul-folk lento e passionale, un qual si voglia brano del Van Morrison di Into The Music. Così, dall'iniziale Trouble, si salpa per un viaggio immaginario a bordo di un folk semplice e che aspira al soul: Shelter e Hold You In My Arms rievocano la Dublino dei Commitments e il loro modo d'essere "neri" (con la sola differenza che qui non ci sono i fiati); l'inizio di Narrow Escape sembra rubato a Neil Young, ma continua tramutandosi in un'ardente ballata country-oriented. Altri pezzi, come Burn e Jolene, potrebbero benissimo appartenere a Love Is Hell di Ryan Adams (stanno benissimo accanto a My Blue Manhattan e a Please Do Not Let Me Go), se non fosse per la voce piena di LaMontagne. Trouble si chiude con All The Wild Horses, pezzo germogliato nelle praterie d'America, quelle dei film western anni Sessanta con immancabile cowboy solitario: aperto da un mesto violino, il brano prosegue sulle note della chitarra. Poeta moderno, Americano new-romantic e penetrante menestrello: Ray LaMontagne e il suo folk sono una boccata d'aria fresca, sono il futuro che guarda al passato con ammirazione e dedizione. Trouble è un disco da non farsi assolutamente sfuggire! www.raylamontagne.com - SUONANO: 20 APRILE MILANO CIRCOLO ARCI LA CASA 139 - INFO: Barley Arts Promotions - 02/76113055 - Via Carlo Poma 132 - 20129 Milano www.barleyarts.com