L'interazione tra la band rasenta ancora una volta l'intergalattico, ma elevata ad un'altra stratosfera. Unlimited Love rappresenta l’unione in un unico spirito di quattro anime individuali che ancora esplorano senza paura il futuro della loro eterna amicizia e unione musicale.
“Here ever After” segue una linea di basso in un tunnel ritmico come promette il gancio "È il tipo di ragazza che ti fa venire voglia di andare più veloce". E sia che si tratti di fiati selvaggi e di bassi esuberanti su “Aquatic Mouth Dance” o il poetico paesaggio onirico della ballad “Not The One”, l'album cambia con gioiosa imprevedibilità. Su “Poster Child,” troviamo un riff funky punteggiato di magia del pedale wah con un magnifico coro, “The Great Apes” contiene una sorta di richiamo primordiale. Per quasi sei minuti, “It’s Only Natural” scivola dentro e fuori da armonie ipnotiche e groove magnetici. Il funk di “She’s A Lover” sfocia in un coro che si può cantare e in un ritornello pronto per la pista da ballo mentre “These Are The Ways” vede una melodia morbida cedere il passo alla chitarra e alla voce
“Whatchu Thinkin’” si appoggia su percussioni che fanno girare la testa mentre la voce fluttua con il tempo, solo per la chitarra che infiamma il ritornello. Un coro di synth analogico colora l'intro di “Bastards of Light,” mentre un crescendo eleva “White Braids & Pillow Chair” sopra al cielo. “One Way Traffic” accelera il funk in un incrocio di basso arioso e batteria. “Veronica” scambia la soleggiata Los Angeles della band per il South Side di Chicago e una storia quasi cinematografica sul personaggio del titolo. Poi c’è “Let ‘Em Cry” dove la tromba scandisce lo slancio prima di raggiungere l'apice su un assolo di chitarra emotivamente carico. “The Heavy Wing” prende il volo in un'esplosione di distorsione e di evocazioni vocali. L’album si chiude con“Tangelo.” Con una chitarra delicata e voci emotivamente cariche, questa ninna nanna ultraterrena è una vibrante nota finale.