La soporifera musica dei supermercati, degli ascensori e delle sale d'attesa dei dentisti ha sempre ronzato come una maledizione nella testa di Rich Bennet, fin da quando sua madre lo scarrozzava felice da bambino dentro al carrello della spesa. Forse è per questo che, in preda ad una quanto mai mistica crisi di rigetto, il talentuoso musicista di Brooklyn, ha deciso di rielaborare questi suoni, che nel bene e nel male avevano ormai impregnato le sue sinapsi, creando un sound assai personale dove pop, dark-music e vibrazioni rilassanti ed intricate se ne vanno inspiegabilmente a braccetto. Un album misterioso ed affascinante come la luna, che accompagna una facciata sicura e quanto mai invitante, in cui ottimismo e melodie rasserenanti si sprecano e ci conducono tranquilli verso la nostra meritata pennichella pomeridiana ad un'altra, tenebrosa ed inquietante come un'ombra, che ci disorienta e ci fa bruscamente ritornare alla cruda realtà dei fatti. Se la sua intenzione era quella di tratteggiare con colori pastello il lento ed inevitabile spegnersi del sogno dentro alle fameliche ed ansiogene fauci della reltà quotidiana, ebbene, signori e signore, Rich Bennet ha fatto artisticamente centro. www.myspace.com/richardbennettmusic