Produzione vasta, quella di Richard Youngs, diasporica e per certi versi illogica così come dovrebbe probabilmente essere quella di un costante ricercatore... ma molta di questa produzione continua ad essere generata da quel nucleo pulsante che si agita attorno al concetto di canzone... Ogni disco di Youngs sposta il baricentro rispetto al precedente e tuttavia ha il merito di muovere dallo stesso comun denominatore, un nucleo di sentimenti ed emozioni primordiali, pure, cristalline. Tutto questo è assai più evidente quando la materia sonora incisa da Youngs si fa disadorna e scarna per nutrirsi solamente di una chitarra acustica, qualche delay parcamente manipolato, alcuni effetti e la sua voce oramai non assimilabile a nient'altro se non alla voce di Richard Youngs. Nell'ultimo "Amplifying Host" (uscito come sempre su Jagjaguwar) a questi elementi si aggiunge anche la batteria di Damon Krukowski (ex Galaxie 500 nonché metà del duo Damon & Naomi). Richard Youngs è molto parco nelle sue esibizioni dal vivo: ogni suo concerto è perciò una vera chicca. Nel tour italiano sarà con lui sul palco Damon Krukowski, alla batteria. Una chicca nella chicca, se è vero che Damon non si esibiva dietro ai piatti dal secolo scorso, ovvero dai tempi di quei Galaxie 500 (in cui militavano sia lui che Naomi). E veniamo a loro... Eì appena uscito sulla loro personale etichetta 20/20/20 (dopo innumerevoli pubblicazioni sulla prestigiosa Sub Pop) "False Beats and True Hearts"