«Il mio discografico Roy Tarrant a metà del 2022 mi disse: tutte le grandi band hanno fatto un album di cover… Why not the Rockets? – spiega Fabrice Quagliotti – Mi è piaciuta subito l’idea, l’ho presa come una sfida perché le cover sono tra i progetti musicali più ostici da realizzare, è molto difficile mantenere l’anima dei brani ma vestirli in modo del tutto diverso e si rischia di "tradire" un’opera. Per di più, in "Time Machine" avevamo deciso di includere brani “sacri” del rock, nei quali si erano avventurati in pochi. Dopo aver a lungo riflettuto su quali canzoni scegliere, nell'ottobre del 2022, ho cominciato a rinchiudermi del mio studio di registrazione e lavorare su brani da “coverizzare in stile Rockets”».
Questa la tracklist dell’album: “Jammin’”, “Walk on the Wild Side”, “On the Road Again” (versione Originale del 1978 - Special Edit), “Piccola Katy”, “Sex Machine”, “Riders on the Storm”, “Rebel Yell” (promo single del 2003), “Rock’n' Roll Robot” (feat. Alberto Camerini - guest vocalist), “Doot Doot” (versione originale del 2019 – tratto dall’album dei Rockets "Wonderland") e “Last Train to London”.
Sempre da oggi è online su Youtube (https://youtu.be/jn1E404SOHg) il videoclip del brano “Rock’n’Roll Robot” featuring Alberto Camerini in veste di guest vocalist. Il video è stato realizzato interamente grazie all’Intelligenza artificiale, proprio come la copertina dell’album “Time Machine”. Una scelta stilistica di grande attualità che conferma che il viaggio della band in tutte le dimensioni continua con questo nuovo progetto discografico: i Rockets viaggiano nel tempo, sono stati nel futuro e stanno visitando il passato grazie alla loro “Time Machine” creata dando il loro caratteristico tocco elettronico ai propri "giocattoli musicali" preferiti.