Chitarrista, cantante, produttore discografico, Roy Roberts è personaggio di spicco della Southern Black Music. Non c'è altro chitarrista o blues-singer che possa eguagliarlo negli shuffle tinti di soul in tonalità minore. Lungo i 40 anni della sua brillante carriera ottiene apprezzamenti nell' R&B, nel gospel e nel country, ma i suoi recenti successi (inclusi la copertina di Living Blues e diversi Awards per la produzione discografica della sua Rock House Records) lo hanno spinto a trasferirsi stabilmente nel territorio del Blues. Roy nasce nel 1942 a Livingston, Tennessee, e cresce in questa regione ascoltando la stazione radio WLAC che da Nashville la sera tardi trasmette i brani di Jimmy Reed, Chuck Berry, Elmore James e John Lee Hooker. Fin da giovane impara dalla madre i rudimenti del piano, esercitandosi e studiando soprattutto brani di boogie-woogie e gospel. A 18 anni a bordo di una macchina scassata prende la via di Greensboro, nello stato della North Carolina, dove si trasferisce e dove diverrà una delle maggiori icone musicali. E' qui che compra la sua prima chitarra "Sears Silver Tone" (dopo aver messo da parte i soldi lavorando in una fattoria) e decide di dedicarsi a questo strumento. Dopo pochi mesi è nella house-band del Ponderosa Club di Greensboro, dove accompagna le più grandi stelle nascenti del tempo: Clarence Carter, Joe Tex, Eddie Floyd, Dee Clark, Solomon Burke e il leggendario Otis Redding. Ben presto passa dal club alla vita on-the-road poichè entra nell'orchestra di sua maestà Solomon Burke e poi nella band che accompagna dal vivo Eddie Floyd. Nel 1965 entra nella band del grande Otis Redding e la sua chitarra accompagna il più importante artista soul di tutti i tempi, raggiungendo una notorietà insperata. Il tragico epilogo della vita di Otis ispira Roy per la registrazione del primo lavoro discografico a suo nome: "The legend of Otis Redding", quale omaggio all'artista scomparso. Durante gli anni '60 e '70, si concentra sugli stili di blues urbano e sul soul, musica molto in voga nelle comunità nere della Georgia, Virginia, Carolina, luoghi dove quotidianamente macina chilometri per esibirsi con la sua band (The Roy Roberts Experience). La notorietà raggiunta lo porta a importanti collaborazioni con artisti del calibro di Stevie Wonder, Dee Clarck e gli Ohio Untouchables di Robert Ward. Negli anni '80 l'avvento della disco-music produce una grande crisi della scena live blues e soul, con conseguente chiusura di moltissimi club. Roy non si scoraggia e da astuto business-man si converte in musicista country &western, passando gran parte di questi anni in tour con l'amico e artista country O.B. McClinton. Dopo la scomparsa di quest'ultimo, nel 1989, si dedica alla musica gospel: fonda uno studio di registrazione in Virginia dove produce artisti gospel della regione e incide anche album gospel a suo nome. Questo periodo "sacro" sprigiona la sua vena compositiva, scrive nuove canzoni per altri interpreti, ma tiene per sé i pezzi migliori che risulteranno fondamentali per la sua rinascita artistica e professionale. sito ufficiale: www.royrobertsblues.com