Nelle schiere di oscure band lo-fi sixties-oriented fuoriuscite da quel pozzo senza fondo che sono gli States, si sono fatti strada loro: i Royal Baths, da San Francisco. Un quartetto (Jigmae Baer e Jeremy Cox a voce e chitarre, Eden Savage alle pelli e Nathan Grice al basso) con all'attivo solo un 7” e un full-length targato Woodsist che ha attirato l'attenzione di molti in virtù di un suono debitore dei Velvet più deviati, del sixties-pop più oscuro e inacidito e di una trasversale passione per la psichedelia riverberata e oppiacea come la potrebbero intendere Brian Jonestown Massacre o Spacemen 3. www.myspace.com/baths