«L’album racchiude nove canzoni scritte durante anni ricchi di cambiamenti.
Il ritorno da Firenze dopo il periodo universitario, il trasferimento a Lucca in una casa piena di ricordi, persone ritrovate ed altre lasciate andare, sono esperienze che confluiscono, non sempre in modo autobiografico, all’interno di "Affondo", un album che si muove lungo un unico filo conduttore che si palesa, sorprendendo lo stesso autore, solo dopo un’analisi complessiva del progetto: sembra di partecipare ad un incontro di scherma, faccia a faccia con il proprio avversario, l’abbandono.
Che sia causato o subito, sentimentale o fisico, reale o immaginato, l’abbandono viene analizzato in diverse sue forme, riuscendo in alcuni casi a mostrarsi anche come qualcosa di positivo.
A volte mi sembra di affogare ed è in quel momento che cerco di contrattaccare con il mio Affondo.»
affóndo avv. e s. m. [da a fondo]. – 1. avv. Lo stesso che a fondo, in profondità: occorre andare a. nell’indagine. 2. s. m. a. Azione dello schermidore e atteggiamento che viene ad assumere quando, dalla guardia, vibra un colpo, piegandosi col tronco in avanti e portando innanzi, contemporaneamente, il braccio armato e il piede destro, e distendendo indietro il braccio inerme.