Russo Amorale è un cantautore francese di origini italiane, all’anagrafe Ugo Russo, nato nel gelido febbraio del 1991 in un piccolo borgo della Lorena post-industriale. Rampollo di una famiglia italo-francese di muratori, macellai, insegnanti e artisti del quotidiano, la sua scelta di cantare in italiano è insieme una ricerca poetica, intima e familiare. L’amoralità dello straniero, del “bastardo” multiculturale e sradicato è la cifra stilistica della sua espressione di un lirismo europeo. I testi di Russo Amorale sono il crogiuolo in cui si fondono i luoghi delle peregrinazioni del cantautore: Reggio Emilia, Nancy, Lione, Bologna, Parigi si mescolano per creare una nuova geografia mentale. “Fossato 41” è una carrellata folk-rock nelle vie bolognesi, un collage di citazioni e illuminazioni che sfocia nella celebrazione quasi gospel della città emiliana. “Torrione 10” invece, la seconda parte del dittico cittadino, è una ballata martellante tra i due fiumi lionesi, in cui un basso ostinato fa da trama al ghigno sardonico dell’invettiva. Una nuova geografia quindi, ma anche un nuovo gergo poetico: francesismi, traduzioni approssimative e tradimenti linguistici formano una lingua di frontiera, amorale, appunto. C’è anche posto per l’inglese nel blues vintage e viscerale di “Galileo”, pezzo registrato in live su nastro e senza sovra-incisioni. Lo stesso metodo è stato utilizzato per registrare “Le cose (che ti fanno prendere male)”, in cui un assolo di armonica a bocca risponde a un testo surrealista. La traccia di apertura dell’EP esprime l’essenza delle “chansons à texte” di Russo Amorale: “L’Emergenza di Emergere” è un’avventura generazionale, l’urgenza pigra di una sventura italiana, francese, europea, in cui i riff rock-blues sorreggono una filastrocca beat dedicata a tutti gli outsiders di provincia.