Sarà l’occasione per presentare il nuovo singolo “Distrutto” – un brano fresco e immediato che testimonia il suo percorso verso l’ascoltatore con un linguaggio sempre più empatico e immediato senza perdere di vista ciò che rende unico il suo modo di scrivere.
So che cosa pensi, dentro a quei silenzi,
Che alla fine è meglio se ci siamo persi,
Io ricordo tutto, io volevo tutto,
Ma l’ho stretto troppo forte e l’ho distrutto
«"Distrutto" riprende un po' il discorso di "Tormentone": l'amore che fa male. Un amore finito, distrutto, paradossalmente perché lo si è stretto troppo forte. – commenta Scarda – Sa molto di primavera, non a caso è stata scritta in larga parte in mezzo ai girasoli, durante una vacanza in Umbria. Tengo molto a tutte le frasi che la compongono, e tengo molto al ritmo che ho scelto, volevo che almeno musicalmente scivolasse via in maniera più leggera.»
“Tormentone” è un disco acustico ma graffiante. Ritornelli semplici e parole schiette cantati dalla voce roca del cantautore calabro-romano che, come cartavetrata, depura la realtà dalle disillusioni. L’elettronica, costante dei gruppi indie degli ultimi anni, qui viene affiancata da arpeggi, accordi e ritmi limpidi che ricordano la migliore tradizione italiana del cantautorato.