SDH (Semiotics Department of Heteronyms) è il progetto musicale che entra dentro l'universo degli eteronimi per esplorare le sfaccettature dell'elettronica applicata al pop, trasformando i generi consolidati in espressione personale e contemporanea. Nel farlo, gli spagnoli Andrea P. Latorre e Sergi Algiz calcano la mano e le manopole sulle mutazioni genetiche del nucleo primigenio degli anni 80 (il pop sintetico che espanse i confini del rock grazie a Human League, Soft Cell, Depeche Mode e compagnia) traghettandolo nel presente prendendo il meglio dei toni scintillanti del paesaggio sonoro oscuro dell'Electronic Body Music. Compito arduo perché il rischio dell'incasellamento nel revival è sempre presente, ma SDH rielabora e riveste di nuova luce stilemi in odore di classico.