SEDIA / The Even Times' (Wallace Records/Audioglobe) Ottima conferma per Sedia, che a due anni di distanza dall'omonimo e positivo disco di debutto si ripresentano con un album che, pur seguendo le orme del suo predecessore, ne incrementa la portata sonora e spinge in avanti la qualità della scrittura del terzetto anconetano capeggiato da Mattia Coletti (che, ad onor del vero, non mi ha convinto con le sue altre produzioni, il lavoro in proprio, Polvere e 61 Winter's Hat, ma queste sono altre storie). Le sette composizioni che si sviluppano in 'The Even Times' mettono in mostra una dicotomia costitutiva che però rimane solo nella testa di chi cerca elucubrazioni mentali ad ogni costo, visto che il loro saper coniugare improvvisazione e scrittura pianificata riesce a condurre il power trio nostrano dalle parti di entità che hanno fatto di questa materia una ragione di vita e in particolare mi riferisco a Dazzling Killmen e Colossamite. Il tutto viene mescolato con dosi ponderate di June Of '44 e Shellac ed ecco che ci ritroviamo al cospetto di un'opera che è una meraviglia. Non in quanto figlia dei nomi che ho, opportunamente, citato, ma per il semplice motivo che fa dialogare post rock strumentale e rock matematico con il noise più abrasivo e con propulsioni avant mai fini a se stesse, creando un suono compatto, carico di forza espressiva, evolutivo, sincopato, dissonante, tecnicamente avanzato e perfettamente piantato con i piedi per terra. Eccellente.