UN FRATERNO STRANIERO Un anarchico catalano, una socialista di Castiglia Sono venuti a fare i loro bambini a qualche passo dalla Bastiglia. Serge Utge-Royo, in una canzone che già dal titolo dichiara essere “come un biglietto da visita”, racconta e rivendica la sua essenza di straniero. Questa condizione umana derivata da un fatto contingente, l'essere figlio di due profughi dalla Spagna franchista in terra di Francia, si allarga in senso esistenziale, come Camus aveva scritto, e diventa ragione di vita e speranza. In ultimo Serge s'è fatto voce delle canzoni di ieri sera, nella stupenda trilogia di CD che propone un'antologia personale e indispensabile di quelle opere del canto collettivo provenienti da tutto il mondo, con un occhio di riguardo alla Spagna dei suoi genitori, e che hanno compiuto dal ruolo di canzone d'autore il salto nel buio del futuro…se ne perde in fama, forse, si acquista in immortalità. Léo, con la sua poesia ci ha proiettato in avanti, fra diecimila anni. Serge, ne sono sicuro, sarà anche lui all'appuntamento. www.utgeroyo.com