SET FIRE TO FLAMES Sings Reign Rebuilder (130701/Wide) L’elenco dei tredici musicisti che hanno preso parte alla registrazione di ‘Sings Reign Rebuilder’ occuperebbe lo spazio dell’intera recensione, quindi, anziché citarli ad uno ad uno per nome e cognome mi limiterò a segnalare i gruppi di appartenenza della maggior parte di loro, così da snellire un po’ la procedura. Iniziamo quindi con il dire che Set Fire To Flames è un progetto che ha come minimo comune denominatore la provenienza dei suoi componenti, che è sita in quel di Montreal, città attorno alla quale si è sviluppata negli ultimi anni una scena assai attiva e interessante; ovvio che (se non siete proprio a digiuno a livello di conoscenze) abbiate già intuito quelle che possono essere le formazioni coinvolte nella faccenda. Infatti sono della partita membri di Godspeed You Black Emperor!, Exhaust, Fly Pan Am, A Silver Mt Zion, Avatar, 1-Speed Bike, Hanged Up, Solo Shit, ecc.! Dall’incontro di siffatte menti sono emerse tre ore di suoni, che poi sono stati tagliati, rimodellati e compattati in 73 minuti e in 15 pezzi. Il disco ha una sua vita che è indipendente dalla strumentazione (violoncello, banjo, basso, batteria, violino, chitarra, ecc.) e soprattutto è anche indipendente dalla struttura delle singole composizioni. Questo consente all’album di mantenere una precisa identità sia quando la band si lascia andare a digressioni ai margini dell’introspezione sentimentale più tetra e triste, sia quando si fanno trasportare dalla mano della improvvisazione non radicale, passando da drone ambientali a ritmiche sincopate e taglienti (a la Exhaust, giusto per capirci), da atmosfere neoclassiche a rumori in bassa frequenza tirati fuori dal sottosuolo. ‘Sings Reign Rebuilder’ si muove molto lentamente, cambia in maniera quasi impercettibile e necessita di parecchio tempo per venire assimilato, ma comunque detta sempre le proprie regole; per questo motivo so già che verrà accettato (dal sottoscritto, ad esempio) oppure rifiutato senza mezzi termini.